DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento

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Quando senti parlare di DSA o di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, in realtà si sta parlando di 4 diverse problematiche. I Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono: la Dislessia, la Disgrafia, la Disortografia e la Discalculia.

Potresti trovarti a leggere questa pagina perché vuoi saperne di più su queste problematiche, oppure perché gli insegnanti di tuo figlio o di tua figlia ti hanno detto che qualcosa non sta andando per il verso giusto rispetto agli apprendimenti scolastici.

Oppure perché tuo figlio presenta uno o più di questi disturbi da tempo e hai la necessità di aggiornare la relazione da consegnare alla scuola o di avviare un percorso di potenziamento degli apprendimenti scolastici, o per qualche altra ragione che al momento non riesco a visualizzare. In ogni caso credo che tu sia nel posto giusto!

Questi disturbi raramente si presentano in maniera isolata, la maggior parte delle volte il bambino ne ha più d’uno e spesso presenta anche altre problematiche, come ad esempio difficoltà di attenzione o di memorizzazione.

Cosa sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento?

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono un disturbo, come ad esempio lo è la miopia, e non una malattia: sono cioè una problematica dalla quale non si guarisce, ma che in una certa misura può essere ridotta e in alcuni casi normalizzata.

Sono un disturbo perché hanno una base genetica e alterano il funzionamento di una specifica abilità (ad esempio, la lettura). Il bambino nasce con questa caratteristica, soltanto che essa rimane nascosta finché egli non comincia l’apprendimento della letto-scrittura o del calcolo (anche se oggi, tenendo conto di un certo margine d’errore è possibile individuare i bambini con DSA già in età di scuola materna).

Perché i DSA rappresentano un problema?

Il problema di questa tipologia di disturbi è che rendono l’apprendimento faticoso e molto impegnativo, anche un bambino molto motivato rischia di fare i compiti impiegando molto tempo ed energie e capita che gli sforzi non siano poi ripagati dalle prestazioni scolastiche, cioè che il bambino prenda voti bassi nonostante il suo impegno.

Questo può portare anche a problematiche di autostima e di fiducia in se stessi. Però non sempre le cose vanno così, c’è molta variabilità individuale e molteplici sono i fattori che possono migliorare o peggiorare la condizione di partenza.

La Legge 170/2010 sui DSA

È molto importante sapere che in Italia esiste una legge, la n. 170 del 2010, che tutela gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

Il modo in cui li tutela è semplice: se tu fossi miope e avessi difficoltà a leggere dalla lavagna, di cosa avresti bisogno? Sì, giusto, di un buon paio di occhiali!

Similmente, un bambino con dislessia può ridurre le sue difficoltà se usa una sintesi vocale che legga al suo posto, se ha un po’ più di tempo per svolgere le verifiche scritte, a volte se ha meno compiti per casa, ecc.

Un bambino con disortografia o con disgrafia potrebbe avere meno problemi se invece di scrivere a mano, usasse il computer con correttore ortografico (word o simili).

E un bambino con discalculia potrebbe avere meno problemi se potesse usare la calcolatrice.

La legge permette questo, consente di usare questi strumenti, detti strumenti compensativi.

 

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Come possiamo aiutarvi?

Valutando le difficoltà di apprendimento di tuo figlio o di tua figlia e fornendovi informazioni dettagliate sull’eventuale problematica riscontrata.

Progettando un programma di potenziamento individualizzato delle abilità deficitarie (nel caso di bambini della scuola elementare o media) e di apprendimento dell’uso degli strumenti compensativi più idonei (primo fra tutti un buon metodo di studio).

Dialogando con la scuola, cioè fornendo consulenza agli insegnanti di tuo figlio, sulle sue difficoltà e sul modo migliore per aiutarlo.