Disturbi dell’Umore nei bambini
I Disturbi dell’Umore nei bambini si caratterizzano per la presenza di umore triste, sensazione di vuoto e irritabilità, modificazioni somatiche e cognitive. Sono:
il Disturbo da Disregolazione dell’Umore Dirompente, il Disturbo Depressivo Maggiore e il Disturbo Depressivo Persistente.
Disturbo da Disregolazione dell’Umore Dirompente
La caratteristica principale di questo disturbo è una cronica, grave e persistente irritabilità. Questa irritabilità ha due manifestazioni principali:
- frequenti scoppi di collera, verbali o comportamentali (aggressione fisica a persone o cose);
- umore persistentemente arrabbiato tra uno scoppio di collera e l’altro.
Il Disturbo da Disregolazione dell’Umore interessa circa il 2 – 5% dei bambini e degli adolescenti ed è presente in prevalenza nei maschi e nei bambini dai 6 ai 13 anni. Molti bambini che presentano questo disturbo hanno sintomi che soddisfano anche il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività e il Disturbo d’Ansia.
Le conseguenze prodotte dal Disturbo da Disregolazione dell’Umore possono essere associate a una importante alterazione nelle relazioni del bambino con la famiglia e i coetanei, così come a difficoltà nell’apprendimento scolastico.
Disturbo Depressivo Maggiore
Il Disturbo Depressivo Maggiore può manifestarsi con 5 o più dei seguenti sintomi, presenti contemporaneamente per un periodo di 2 settimane: umore depresso (sentimenti di tristezza, di vuoto, disperazione, frequenti lamenti) per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni; diminuzione di interesse e piacere per quasi tutte o tutte le attività; perdita o aumento, marcato di peso o di appetito; insonnia o ipersonnia; agitazione o rallentamento psicomotorio, faticabilità o mancanza di energia; sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi; ridotta capacità di pensare o di concentrarsi; pensieri di morte.
Il Disturbo Depressivo Maggiore può insorgere in qualunque momento della vita, ma la probabilità aumenta durante la pubertà e in particolare intorno ai 20 anni.
Il decorso del disturbo depressivo maggiore è variabile. Alcune persone non raggiungono mai la remissione, nel senso che presentano sempre i sintomi del disturbo; altre persone vivono con pochi o nessun sintomo (fra un episodio e l’altro) per molti anni. Due persone su 5 iniziano il processo di guarigione entro 3 mesi dall’esordio; 4 persone su 5 entro un anno.
Il rischio di ricaduta è minore quanto maggiore è la durata della remissione, ovvero il periodo di tempo in cui la persona non presenta sintomi depressivi.
I fattori che aumentano il rischio di sviluppare il disturbo depressivo maggiore sono di tipo temperamentale, ovvero la presenza di numerosi vissuti di affettività negativa (l’aver provato con frequenza emozioni negative); fattori ambientali, ovvero l’aver vissuto esperienze infantili avverse, in particolare se frequentemente e di diverso tipo; fattori genetici, in quanto i familiari di primo grado di persone con disturbo depressivo maggiore hanno un rischio da 2 a 4 volte maggiore (rispetto alle altre persone) di sviluppare a loro volta il disturbo.
Disturbo Depressivo Persistente (Distimia)
La caratteristica principale del Disturbo Depressivo Persistente è un umore depresso presente per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, per almeno 2 anni; nei bambini e negli adolescenti per almeno 1 anno. Le persone con questo disturbo descrivono il loro umore come triste o giù di corda.
Il Disturbo Depressivo Persistente può essere preceduto dalla Depressione Maggiore. Durante i 2 anni (o 1 nei bambini e negli adolescenti) il periodo senza sintomi non supera i 2 mesi.
Colpisce lo 0,5% della popolazione e spesso ha un esordio precoce e insidioso e cronico. L’esordio nell’infanzia o nell’adolescenza è associato a una probabilità maggiore di presentare anche Disturbi di Personalità e Disturbi da uso di sostanze.
I fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare un disturbo depressivo persistente sono di tipo temperamentale, ovvero l’aver vissuto con frequenza e intensità emozioni negative; ambientali, ad esempio perdita o separazione dei genitori; rispetto ai fattori genetici, anche per questo disturbo i parenti di primo grado di persone che soffrono di disturbo depressivo persistente, hanno maggiore probabilità di sviluppare a loro volta il disturbo, rispetto al resto della popolazione.
Il grado in cui il Disturbo Depressivo Persistente influenza il funzionamento sociale e lavorativo della persona, può variare ampiamente, ma gli effetti possono essere pari o superiori a quelli del disturbo depressivo maggiore.
Come posso aiutarti nei casi di Disturbi dell’Umore nei bambini
Posso aiutarti a capire se tuo figlio o tua figlia stia effettivamente vivendo uno dei Disturbi dell’Umore nei bambini o se le problematiche che ti hanno portato a chiedere una consulenza sono di altra natura, quindi anzitutto possiamo fare maggiore chiarezza.
Posso progettare un piano di intervento che preveda un aiuto concreto al tuo bambino, aiutandolo a modificare i pensieri, i comportamenti e le problematiche fisiologiche che stanno mantenendo lo stato depressivo.
Inoltre posso lavorare con voi genitori e con la scuola (ove necessario), per aiutarvi a individuare e modificare eventuali situazioni ambientali che influiscono su questa condizione di depressione del bambino.